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martedì 8 giugno 2010

E' L'INIZIO DI UN PERCORSO?.SPERIAMO DI SI.

IL DISCORSO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Senso di responsabilità, forte attaccamento alla nostra terra, seria preoccupazione per il futuro della nostra città.
Sono questi i sentimenti che la conferenza dei capigruppo di lunedì scorso ha portato alla convocazione di un Consiglio Comunale straordinario ed urgente per approvare un ordine del giorno a voto unanime.
Questa sera parliamo del nostro porto ovvero di quello che, a prescindere dalle varie posizioni politiche, riteniamo essere il trampolino di lancio della nostra economia negli anni futuri.
Prospettive sul porto equivale a dire prospettive sul nostro futuro; non c’è cittadino Castellammarese che non sia convinto di ciò. Abbiamo aspettato troppi anni prima di vedere iniziati veramente i lavori. Anni in cui ci sentivamo dire: “secondo me i lavori non inizieranno mai”. “Queste sono le solite promesse politiche”.
Eppure quelle promesse sono diventate realtà: grazie all’Amm.ne Ancona si è riusciti ad avere il primo finanziamento; grazie alla commissione prefettizia si è dato inizio ufficialmente ai lavori; grazie all’Amm.ne Bresciani si è dato prima un’impennata ai lavori e dopo si è riusciti ad ottenere il finanziamento del II stralcio.
Il porto, stavamo seriamente pensando che ormai era cosa fatta. Era solo un problema di tempo: Lavori che sarebbero stati completati in un paio massimo in 3 anni.
Ancora vogliamo credere che sia così. Perché non ne possiamo fare a meno. Perché il porto ultimato resta la reale speranza di vedere uno sviluppo concreto del nostro territorio e dell’intero circondario.
Per questo stasera - dopo un corretto confronto - questo consiglio comunale dovrà mettere insieme tutte le sue forze a difesa del proprio territorio.
Chiedere a gran voce ai Ministri competenti, al Presidente della Regione, al Prefetto di Trapani, al Presidente della Provincia, a tutta la deputazione nazionale e regionale Trapanese, AIUTO perchè c’e’ un popolo che ancora spera nel suo futuro; un popolo che vuole il suo porto ultimato; un popolo che non vuole vedere affacciandosi dalle finestre una delle tante opere italiane incompiute.
Vogliamo essere sicuri che il nostro porto sia realmente costruito per la messa in sicurezza delle imbarcazioni e quindi vogliamo che la sua struttura venga realizzata e che sia corrispondente alle specifiche di appalto in modo da garantire solidità.
Quindi non possiamo che esprimerci positivamente sul lavoro della Guardia di Finanza che con i loro controlli mettono in allerta eventuali truffatori e ci garantiscono nella realizzazione di una struttura dalle caratteristiche qualitative conformi al capitolato di appalto, ma altresì chiediamo con altrettanta determinazione che vengano effettuati celermente i controlli per l’accertamento delle eventuali violazioni e che non si spengano dietro le lungaggini burocratiche le speranze di un popolo che da troppo tempo aspetta.
Con questo sentimento – per come già espresso in conferenza dei capigruppo – chiederò al Consiglio di non fermarsi a questa seduta consiliare che ritengo fondamentale e prioritaria per dare un forte stimolo alle Autorità Competenti, ma che rappresenta soltanto l’inizio di un percorso che ci porti ad ottenere in maniera celere “chiarezza” sul futuro del nostro porto.
Mi sono già espresso positivamente non appena avremo maggiori notizie, a convocare un consiglio comunale APERTO che comporti, oltre all’intervento diretto dei nostri concittadini, anche ad un intervento diretto ed un sostegno fattivo dei nostri politici di riferimento. Ad ognuno di loro chiederemo personalmente di attivarsi, attraverso le loro conoscenze, per ridare certezze sul futuro della comunità Castellammarese. E se le certezze ritarderanno ad arrivare, chiederò al Consiglio di andare oltre il consiglio comunale aperto, magari riunendoci in consiglio fuori da queste mura oppure chiedere al Presidente del Consiglio Provinciale di convocare in questa sede un consiglio straordinario sul porto di Castellammare.
Con questo animo e con l’auspicio di assistere ad un dibattito sereno e lontano da strumentalizzazioni politiche, apro gli interventi al Consiglio con la certezza di vedere approvato all’unanimità il documento che andremo
a votare.

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