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mercoledì 17 settembre 2008

A PROPOSITO DEL "CENTRO DUCHESSA"

Periodicamente si parla sul Giornale di Sicilia del Centro Duchessa.Si evidenzia l'interessamento del politico di turno locale alla sorte della struttura dicendo che bisogna riattivarla al più presto in quanto ci sono molte famiglie che aspettano.
Tutte belle parole a cui non seguono i fatti, la struttura continua a essere inutilizzata .
E allora sorge un dubbio; non è che se ne parla tanto per darsi visibilità sui giornali,per far capire alle persone che la politica si dà da fare ma che poi tutto finisce nelle varie commissioni che si passano l'argomento tanto per fare qualcosa ,per avere un ordine del giorno su cui discutere e sottolineo solo discutere tanto poi ne riparleremo fra qualche mese e così passano anni e tutto rimane statico.
La gente comune naturalmente pensa che i nostri politici locali non sono stati e non sono attualmente capaci di risolvere la questione.
Che ci stanno a fare in consiglio provinciale?
Fanno finta che si danno da fare ,sono attaccati alla poltrona ,si vedono in TV che si animano come attori mentre ci sono famiglie che aspettano.
Tutto ciò non va bene ,non si ride sui problemi della gente;datevi da fare a risolvere veramente
le varie problematiche ,l'immobilismo non deve vincere sull'attivismo;bisogna caro consigliere provinciale Russo dare delle risposte concrete alla gente e tu attualmente sei in seno al consiglio provinciale nelle condizioni ideali per far riaprire finalmente il "Centro Duchessa".

sabato 13 settembre 2008

PER POCHI MA NON PER TUTTI

Cari concittadini la sapete che in settimana si è svolto una seduta del consiglio comunale?Sicuramente la maggior parte di voi ne era all'oscuro.
Bisogna essere in zona villa comunale per essere aggiornati?
sui giornali sui vari blog se ne avuta notizia .La cosa mi fà un pò pensare in quanto o il consiglio non interessa nessuno oppure il Presidente del Consiglio non si è dato da fare per divulgare la notizia.
Naturalmente non si sa quale era l'ordine del giorno e cosa è successo durante la seduta.
Allora direi che è meglio correre ai ripari suggerendo al Presidente Cruciata di darne notizia almeno due giorni prima e per quelli che non possono essere presenti in aula di cercare di rendere pubblica lo svolgimento della seduta sui giornali e sul sito del comune,in quanto ritengo che la cosa pubblica è un bene di tutti e tutti abbiamo il dovere di essere informati.

BRAMBILLA: UNA POLITICA AGGRESSIVA PER RICONQUISTARE I TURISTI

Onorevole Michela Vittoria Brambilla, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al turismo, com'è andata la, stagione estiva? «Se prendessi il momento attuale come riferimento, dovrei parlare di gelata. È andata molto male, ma aspettiamo la fine di settembre perché molti approfittano di questo mese per andare in vacanza risparmiando. Ma sempre di una doccia fredda si tratterà. La frenata sta assumendo i contorni di una crisi del settore e bisogna invertire la tendenza o anche l'anno prossimo andrà male». La crisi ha radici profonde.«Nel periodo 2002-2006 gli arrivi di turisti stranieri in Europa sono aumentati del 15,3%, in Italia soltanto del 3,2% contro il 12,4% della Spagna. Nelle classifiche di competitività turistica, redatte nel 2008 dal World Economie Forum, l'Italia che nel 1970 era, dopo gli Usa, il Paese più attrattivo, è scesa al 28° posto».Quali sono i fattori? «L'incapacità di adottare una politica aggressiva. E poi la mancanza di servizi e infrastrutture. Per anni abbiamo dormito sugli allori e si è pensato che bastasse qualche fotografia per attrarre flussi turistici». Quindi? «Serve una struttura centralizzata come in Francia e in Spagna, ma anche reti di trasporto adeguate. Inoltre bisogna reperire capitali per promuovere investimenti mirati. I grandi gruppi stranieri possiedono solo l'l% delle strutture alberghiere italiane e il 4% delle camere, mentre in Spagna le camere appartenenti a catene internazionali sono il 31% e in Francia il 22. Nessun gruppo alberghiero italiano e tra i primi 50 del mondo». Le autonomie locali continueranno ad andare a briglia sciolta?«È stato lo stesso governatore dell'Emilia Romagna Errani a dirci che 21 politiche diverse per il turismo sono insostenibili. Stiamo lavorandoa un'intesa tra Stato e Regioni per una strategia forte. Inoltre stiamo mettendo a punto un decreto per la competitività del comparto».Anche l'Enit, l'agenzia governativa di settore, non ha raggiunto i suoi scopi. «La politica ha dormito sugli allori. Non si è tenuto conto del fatto che il valore aggiunto dell'economia turistica italiana è di 154 miliardi di euro e rappresenta l'11,4% del pil dando lavoro a 2,8 milioni di occupati. L'Enit è un carrozzone che non funziona, non porta turisti in Italia: con il presidente Morzotto stiamo lavorando per renderla più efficiente». L'Osservatorio nazionale del turismo rivela che il 70% degli italiani, pur avendo scelto in maggioranza il proprio Paese come meta delle vacanze, ha percepito un aumento dei prezzi. Ma la qualità in molti casi non è all'altezza.«La prossima settimana presenteremo alla Conferenza Stato-Regioni una proposta di classificazione degli standard alberghieri su base nazionale e non più locale. Definendo parametri come disponibilità di parcheggi e dimensioni delle camere non si dovrebbero verificare casi in cui un 3 stelle viene classificato come un 4 stelle deludendo i turisti. Questa è una politica trasparente».Che ne sarà del portale turistico nazionale? Un'esperienza archiviata? «Il ministro Brunetta me ne ha affidato la responsabilità. Non sarà solo un portale di informazione ma un vero e proprio marketplace dove sarà possibile effettuare prenotazioni».La nuova Alitalia sarà una leva della vostra strategia? «Nei prossimi anni il trasporto aereo governerà il 50-55% dei flussi turistici. È questa la ragione per la quale Air France voleva acquisirla, ora però bisogna pensare al suo rilancio.»Gian Maria De Francesco, il Giornale, 11 settembre 2008

giovedì 4 settembre 2008

Ricevuto da Annalisa Ferrante

Si è tenuta stamattina a Palazzo Crociferi, una riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza, presieduta dal Prefetto Stefano Trotta. Presenti il questore Giuseppe Gualtieri, il comandante provinciale dei carabinieri, col. Claudio Vincelli, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, ten. col. Giuseppe Antonio D'Angelo, il presidente della Provincia regionale di Trapani Mimmo Turano, il dirigente del commissariato di polizia di Alcamo Valerio Aquila e rappresentanti dell’arma dei carabinieri di Alcamo. A fare gli onori di casa il sindaco Marzio Bresciani che ha aperto i lavori ringraziando le autorità per la presenza a Castelllammare del Golfo, dove a giugno si è insediata la nuova amministrazione, dopo due anni di commissariamento ministeriale. In considerazione della delicata situazione, il Prefetto e i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno dato la loro disponibilità a collaborare con l’amministrazione per qualsiasi problema riguardante l’ordine e la sicurezza pubblica con interventi ed iniziative idonee a garantire la libera operatività delle istituzioni. E’ stata attentamente esaminata dal Prefetto la situazione locale e provinciale, illustrando i brillanti risultati conseguiti in merito alla prevenzione dei reati ed alle convincenti operazioni condotte in difesa del territorio. Nel corso dell'incontro sono state approfondite, sotto i diversi punti di vista, le questioni connesse all'applicazione delle norme di sicurezza relative all’incolumita' pubblica ed alla sicurezza urbana. Sono stati anche individuati i percorsi da seguire per realizzare un circuito sinergico finalizzato a dare piena applicazione alle misure che saranno adottate dai sindaci nel rispetto dei ruoli e delle competenze dei diversi soggetti istituzionali. E' stato riconfermato l'assoluto impegno delle forze di polizia dello Stato e dei corpi di polizia locale a lavorare in sinergia per continuare a garantire ai cittadini “la certezza della sicurezza”. Insomma un vero piano di controllo del territorio predisposto dal Prefetto a salvaguardia dell'ordine pubblico ed a garanzia dell'ordine sociale, con un continuo contatto con tutti i livelli istituzionali e sociali.